Siamo praticamente al cane che si morde la coda! Così ha commentato il segretario regionale della Ugl sanità, Cermelo Urzì, di fronte all’ultima emergenza della regione siciliana, causata del sovraffollamento dei pronto soccorso e dalla carenza dei posti letto.
La notizia è stata riportata dal quotidiano StrettoWeb.com. Da quanto si apprende, si tratterebbe di una vera e propria emergenza, a cui si aggiungono le difficoltà delle strutture private di farvi fronte per la mancanza di budget necessari.
A tal proposito, – scrive lo stesso
giornale – è nata l’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo e la
presidenza regionale dell’Associazione italiana ospitalità privata che
garantirebbe – su una turnazione delle disponibilità – la possibilità di
ricevere nelle case di cura private una quota di pazienti provenienti dal
pubblico.
Ma il problema resta, come ha
dichiarato Urzì al quotidiano locale, “non
è solo una questione di mera turnazione (…), ma anche spesso di politiche
aziendali provenienti dal passato che, a nostro avviso, non sono più consone ai
tempi che stiamo vivendo . Mi riferisco soprattutto –aggiunge il segretario –
a quelle strutture private in convenzione che, a quanto pare, storicamente
chiudono o sospendono per le ferie le attività di interi reparti. E’ chiaro che
degenti ricoverati o pazienti in cura in quei luoghi sono poi costretti a
ripiegare sugli ospedali pubblici per avere l’adeguata assistenza. Siamo
praticamente al cane che si morde la coda! Non dobbiamo dimenticarci che il
privato non è un soggetto a se stante, ma è un operatore a capitale pubblico e,
per questo, riteniamo debba essere a supporto delle strutture pubbliche”:
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