Il ministero della Salute ha pubblicato l’elenco delle 293 società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, abilitate a produrre linee guida.
Il ministero della Salute ha pubblicato l’elenco delle 293 società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, abilitate a produrre linee guida cui i medici e gli altri operatori sanitari dovranno attenersi nello svolgimento della propria attività.
Il tutto, in attuazione dell’articolo 5 della Legge 8 marzo 2017, n. 24 (Legge Gelli) e del Decreto ministeriale 2 agosto 2017.
Nell’elenco risultano iscritte, 293 società scientifiche e associazioni che hanno superato la valutazione sul piano amministrativo.
Tutte hanno presentato uno statuto aggiornato successivamente all’entrata in vigore del Decreto ministeriale. L’elenco sarà aggiornato ogni due anni.
Da questo, sono state escluse le società o associazioni tecnico scientifiche che non hanno allegato lo statuto.
Sono state poi escluse le società e le associazioni il cui statuto non risulti aggiornato ai contenuti richiesti dal Decreto ministeriale 2 agosto 2017. Infine, sono state escluse le società i cui statuti, sebbene aggiornati successivamente al Decreto ministeriale, sono non aderenti ai requisiti previsti.
Anche l’ex deputato Pd, Federico Gelli, è intervenuto sulla questione della pubblicazione dei nomi delle 293 società scientifiche incaricate di produrre le linee guida.
“Finalmente il ministero della Salute s’è deciso a rendere pubblico l’elenco società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie rendendo concreto quanto previsto dalla legge 24 del 2017”.
“In particolare quell’articolo 5 – ha dichiarato Gelli – regola un aspetto di importanza fondamentale, per ciò che specialmente riguarda la responsabilità penale degli esercenti la professione sanitaria”.
Come noto, infatti, esso stabilisce che tali soggetti debbano attenersi alle buone pratiche clinico-assistenziali previste dalle linee guida.
Secondo l’ex deputato, si renderanno accessibili e conoscibili con precisione le indicazioni mediche fornite dalla comunità scientifica.
“Infatti le raccomandazioni previste dalle linee guida sono elaborate da enti e istituzioni pubbliche e private nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte nell’apposito elenco”.
Vale a dire, precisa Gelli, “da istituzioni sanitarie che fanno parte di un elenco consultabile da tutti proprio perché debitamente certificate”.
Gelli ha poi dichiarato che le società scientifiche “saranno controllate per verificare che rispecchino i criteri previsti dal decreto attuativo che prevede requisiti importanti”.
Tra questi vi sono “la trasparenza dei bilanci, la democraticità interna, la rappresentatività dei professionisti di quella branchia specialistica che si vuole rappresentare, rapporti con analoghe società scientifiche internazionali e infine assenza di conflitti di interessi con le multinazionali del farmaco”.
In conclusione, ha chiuso l’ex deputato PD, “i cittadini e i professionisti della sanità da oggi hanno un sistema più trasparente e sicuro”.
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