Prevedibile e non prevenibile: questo dilemma è incapacità o malafede? Troppi consulenti tecnici di ufficio cercano di fare gli “equilibristi” senza logica
Purtroppo dopo 8 anni dalla sentenza del consigliere Rossetti e da molte altre che ribadivano le stesse cose, sembra che i consulenti di ufficio (per fortuna non tutti!) non abbia una intelligenza sufficiente per comprendere l’italiano oppure non abbia una specchiata moralità per essere terzi.
Io dico a questi consulenti che sarebbe meglio che “arrivino a fine mese” lavorando qualche ora in più al giorno (e non solo come medici) invece di accettare incarichi di giustizia che non sanno condurre adeguatamente a termine creando solo scompensi nelle aule di tribunale.
L’obiettivo del sottoscritto, per chi non l’avesse compreso, è quello di parlare sempre di questo argomento visto che in esso sono ricompresi molti principi di diritto come quello del più probabile che non, degli oneri probatori, del consenso informato, etc.
Vi rassicuro che combattere contro i mulini al vento è davvero faticoso specie se lo si fa attraverso la sola formazione o la sola attività medico legale.
Dovrebbero i Giudici mettere fine a questo scompenso una volta letta una consulenza dove il collegio afferma che l’evento avverso/complicanza non è prevenibile perchè statisticamente esistente con la conseguente non imputabilità dei medici che neanche grazie all’attività dei periti hanno provato di aver fatto tutto per evitare cioè che era prevedibile.
Insomma i Giudici dovrebbe depennare dall’albo gli incapaci o in NON terzi. Ma così non succede, purtroppo.
Insomma molte consulenze tecniche di ufficio sono delle vere e proprie offese alla intelligenza, al diritto e alla medicina legale. E gli specialisti medico legali ci mettono del proprio per alimentare queste lacune logiche sottoscrivendo ciò che scrivono gli specialisti clinici.
Non è poi così impossibile essere sufficientemente capaci di rendersi utili alla giustizia
Con molta pazienza e con l’offerta gratuita della prossima tavola rotonda del 10 Maggio delle ore 15.00 ci ripromettiamo (nuovamente) di fare chiarezza sull’argomento, ma raccomandiamo a chi avrà la curiosità di partecipare (gratuitamente) alla tavola rotonda, di avere molta umiltà di sforzarsi di far proprie le indicazioni e le linee guida che riceverà dagli illustri relatori della giornata sulla “complicanza” colpevole.
Ecco il link per iscriversi alla tavola rotonda utile anche e molto agli avvocati che dei medici legali competenti ne hanno veramente bisogno:
https://responsabilecivile.it/il-lavoro-del-ctu/
Scusate la polemica ma se parteciperete alla tavola rotonda vi renderete conto del mio malumore.
Dr. Carmelo Galipò
(Pres. Accademia della Medicina Legale)
