Valutazione di procedibilità in RC Medica: come rilevarla?

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Valutazione di procedibilità in RC Medica: come rivelarla? Alleghiamo la registrazione di un caso neurochirurgico abbastanza complesso che ha visto formarsi due correnti: una del no e una del sì. Anche se nel finale sembrava che tutti fossero d’accordo per la procedibilità dell’azione legale.

Dopo una approfondita disamina tecnica del caso effettuata dal Prof. Francesco Pastore, neurochirurgo del Policlinico Tor Vergata di Roma, sono intervenuti parecchi medici legali, specialisti chirurghi e avvocati per manifestare la loro opinione.

Caso complesso dove il sottoscritto ha voluto evidenziare gli aspetti peculiari da attenzionare nella valutazione di procedibilità di un caso clinico, a partire dal consenso e alle sue conseguenze, all’indicazione chirurgica, alle varie alternative chirurgiche e non, all’esecuzione della tecnica e alla possibilità di trasformare un intervento da “più pericoloso” ad uno a minor rischi.

Insomma oltre due ore di discussione che consiglio tutti di vedere grazie al link di seguito allegato.

La registrazione è free e quindi fruibile non solo dagli associati ma anche da tutti quelli che hanno la voglia di ampliare la cultura medico legale.

È consigliabile soprattutto ai consulenti di ufficio che spesso, quando credono esattamente eseguita l’opera professionale da parte dei sanitari convenuti, non pesano due parametri probatori fondamentali: il primo che riguarda l’attore che ha sempre provato il nesso di causa astrattamente adeguato tra condotta e danno, e il secondo l’impossibilità ad adempiere in concreto dei convenuti.

Comunque nel caso specifico ci sono tre punti critici:

  1. inadeguata informativa che si evidenzia non solo perché il paziente (vivo ancora) ci ha riferito di non aver ricevuto nessuna informativa di alternative chirurgiche, ma il modulo in cartella è talmente generico che non è assolutamente prova del consenso;
  2. tipo di intervento utilizzato: più invasivo e rischioso (anche se foriero fino al 95% di successo in termini di risultato anatomico) quello effettuato, e meno invasivo e, quindi, molto meno rischioso del primo, ma con una % di successo leggermente inferiore.
  3. la descrizione in cartella dell’intervento che, dopo la prima fase, prudenza avrebbe raccomandato di non proseguirlo.

Insomma va vista e rivista la tavola rotonda in quanto davvero interessante e piena di spunti procedurali (medico legali e giuridici).

La valutazione di procedibilità di una responsabilità sanitaria: come e cosa si valuta

Dr. Carmelo Galipò

(Pres. Accademia della Medicina Legale)

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